Generalmente, in natura, l’acqua contiene sali di calcio e magnesio (durezza) che, soprattutto in presenza di temperature relativamente elevate, tendono a precipitare e formare depositi “calcarei”.
Il processo più efficace per l’eliminazione della durezza è l’addolcimento con resine a scambio ionico. Il contatto dell’acqua con le resine permette lo scambio di ioni di calcio e magnesio con ioni di sodio solubili e non incrostanti. Una volta erogato il volume massimo di acqua trattabile, l’impianto di addolcimento dovrà essere “rigenerato” per ripristinare la capacità ciclica completa della resina a scambio ionico. La rigenerazione consiste in più fasi operative di lavaggio, ma l’efficacia della resina vera e propria viene ripristinata nelle fasi di aspirazione e contatto con la salamoia (contatto delle resine con soluzione satura di cloruro di sodio).
Gli addolcitori automatici IDROBIOS serie LXM 740 vengono realizzati con apparati elettronici che permettono di gestire rigenerazioni con modalità periodica a tempo (raggiunto il setpoint di periodicità ed ora programmata, si attiverà la rigenerazione)
Le apparecchiature in configurazione standard, durante il ciclo di rigenerazione non interromperanno l’erogazione all’utenza finale, ma l’acqua erogata non sarà trattata (acqua dura). In caso l’applicazione lo richiedesse, esistono apparecchiature accessorie che permettono l’interruzione del flusso.
Gli addolcitori automatici Idrobios sono provvisti di sistemi di miscelazione acqua per ricreare la caratteristica della durezza acqua ideale per l’applicazione specifica.
Sono disponibili apparecchiature accessorie che permettono la sterilizzazione delle resine a scambio ionico durante la fase di rigenerazione.